L’autorità per l’energia ha determinato l’aggiornamento tariffario per il I° trimestre 2015 precisando la diminuzione del 3% del costo dell’energia elettrica e dello -0,3% per il gas metano. Siamo ancora lontani dal recuperare il 39% in più maturato negli ultimi dieci anni ed ancora lontanissimi dal riscontrare l’effetto immediato sulle bollette ai consumatori della diminuzione del costo della materia prima abbondantemente al di sotto dei 60 dollari al barile. Parzialmente percepiti gli effetti della riforma dell’Autority in ordine al trasferimento dei benefici ai consumatori in ordine all’andamento ei prezzi all’ingrosso. Saranno percepiti per famiglie composte da 4 persone riduzioni reali in bolletta ( energia elettrica di circa 37 euro) per il riscaldamento poco più di 2 euro e, considerando che per ogni bene prodotto grava circa il 35% di costo energetico, a consumi costanti si “dovrebbe determinare su base annua un ulteriore risparmi di circa 49 euro compresa la pur limitata incidenza del costo della benzina ( limitata incidenza determinata dalla diminuzione in termine assoluti dei consumi )
Idiozia infine considerare il gas metano come bene di lusso, che sconta un’IVA del 22%, oltre alla necessità di eliminare gli oneri di sistema dalle bollette per voci impropriamente annoverate tra le fonti rinnovabili