La stima per una famiglia “tipo” che consuma 2400 chilowattora l’anno per una potenza impegnata di 3 chilowatt ( impegnando tutti i membri della famiglia alla rincorsa dell’interruttore per spengere luci inutili) ed un consumo medio di 1300 metri cubi di gas all’anno andrà a sostenere circa 3400 euro all’anno ( 22/23) – circa il 130% in più rispetto al 20/21
Non è un problema di costo in termini assoluti ma di sostenibilità della spesa che genererà insostenibilità incremento della morosità tensioni sociali al limite della gestibilità
Abbiamo l’illusione che il prezzo del gas si sia stabilizzato verso il basso – stima prezzo ottobre con indice PSV 123 euro MWh novembre 144 – In realtà la carenza di domanda ed il differimento dell’inizio della stagione termica hanno “sgonfiato” le quotazioni. E’ opportuno che il processo di stoccaggio copre solo il 25% del fabbisogno energetico per la stagione termica 22/23 ed è pacifico che i reseller energetici a fronte dell’impossibilità divariare le condizioni di mercato sino al 30 aprile 2023 si vedranno costretti a disdire i contratti
Ancora dal primo gennaio 2023 termina il regime di maggior tutela per il gas
E per non farci mancare nulla esiste un conguaglio del quarto trimestre 2022 per l’energia elettrica che è stato differito al primo trimestre 2023 Infine la socializzazione dei costi per quasi 10,7 di famiglie rimaste nel regime così detto “amministrato “
Un compito difficile per il Governo che ha appena ottenuto la fiducia nelle due camere ma che dovrà ottenerne una più complessa ed articolata dagli italiani