La questione delle telecamere condominiali ha da sempre suscitato dibattiti e preoccupazioni sia in merito alla tutela della privacy che alla sicurezza del proprio edificio. Tuttavia, un recente pronunciamento della Cassazione ha posto ulteriori paletti su questo delicato tema. Con l’ordinanza 10925/2024 pubblicata il 23 aprile 2024, la Suprema Corte ha chiarito che le telecamere installate da singoli condomini, che inquadrano anche il portone d’ingresso del condominio, dovranno essere rimosse a tutela della privacy.
Secondo quanto espresso dalla Cassazione, l’angolo di ripresa dell’apparecchio dovrà essere sempre limitato alla proprietà di chi lo ha installato, senza invadere gli spazi di altri privati. Questa decisione impone dei paletti ben definiti sull’installazione delle telecamere condominiali, ponendo l’accento sulla necessità di rispettare la privacy dei co-abitanti. Una notizia importante sia per i condomini che per gli amministratori condominiali, insomma.
Per saperne di più su questo importante argomento e sulle implicazioni dell’installazione delle telecamere in condominio, continua a leggere il nostro articolo.
Telecamere condominiali: cosa dice la normativa
Per comprendere appieno l’ordinanza della Cassazione riguardante le telecamere in condominio, è importante considerare i precedenti normativi che regolano l’installazione di dispositivi di sorveglianza.
La legge di riferimento è la 220/221, che ha introdotto disposizioni specifiche, come l’articolo 1122 ter del Codice Civile, mirate a disciplinare il montaggio delle telecamere. Secondo queste norme, prima di procedere con l’installazione, è necessario ottenere l’approvazione dell’assemblea condominiale, seguendo le modalità di votazione stabilite dall’articolo 1136 del Codice Civile. Un po’ come si fa per l’installazione di un ascensore o per la strutturazione di lavanderie condominiali, per intenderci.
È importante sottolineare che tali regolamentazioni si applicano esclusivamente agli impianti di videosorveglianza installati sulle parti comuni del condominio quali parcheggi e i muri esterni, dunque non più i portoni di ingresso. Qualsiasi decisione in merito all’installazione di telecamere sulle parti comuni dovrà essere ratificata dall’assemblea condominiale con una maggioranza rappresentativa, che dovrà comprendere almeno la metà del valore dell’edificio. In aggiunta, è previsto che, in caso di installazione di un sistema di videosorveglianza, il condominio debba designare un responsabile della privacy, che può anche essere l’amministratore condominiale.
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Telecamere private in condominio: e per quanto riguarda quelle private?
Nel contesto condominiale, l’installazione di telecamere private in condominio solleva questioni legate alla privacy e al rispetto dei diritti degli altri condomini. Mentre la normativa si concentra principalmente sull’installazione di telecamere sulle parti comuni del condominio, è importante considerare che l’uso di telecamere all’interno delle proprietà private è regolamentato dalla legge sulla privacy e dalle disposizioni contrattuali.
Se un condomino desidera installare telecamere all’interno del proprio appartamento o sulle aree di sua proprietà, generalmente è libero di farlo senza richiedere l’autorizzazione dell’assemblea condominiale. Tuttavia, è essenziale che il condomino rispetti le leggi sulla privacy e che informi gli altri condomini dell’esistenza e dell’ubicazione delle telecamere, al fine di evitare controversie e garantire il rispetto reciproco all’interno della comunità condominiale.
Inoltre, è consigliabile che il condomino tenga conto delle angolazioni e delle zone inquadrare delle telecamere al fine di evitare di violare la privacy degli altri condomini o di acconsentire a filmati che possano arrecare disagio. Infine, qualora sorgessero controversie in merito all’installazione di telecamere private in condominio, è consigliabile cercare di risolverle in modo collaborativo coinvolgendo, se necessario, anche il supporto di un amministratore condominiale o di un professionista del settore legale.
Telecamere condominio privacy: in caso di necessità, chi può visionare i video?
La visione dei video registrati dalle telecamere condominio parti comuni dovrà essere gestita con attenzione e nel rispetto della privacy dei condomini. Secondo la normativa vigente, i video di sorveglianza possono essere visionati solamente dalle persone autorizzate e solo in determinate circostanze. In generale, coloro che possono accedere alle registrazioni sono l’amministratore condominiale, il responsabile della privacy designato e le autorità competenti, come le forze dell’ordine, in caso di necessità legale o di emergenza.
È importante che l’accesso ai video sia strettamente limitato e finalizzato solo agli scopi previsti dalla legge, al fine di evitare abusi o violazioni delle telecamere condominio privacy. Inoltre, è fondamentale che gli amministratori condominiali e i responsabili della privacy adottino misure adeguate per garantire la sicurezza e la riservatezza delle registrazioni, ad esempio attraverso l’uso di sistemi di archiviazione sicuri e protocolli di accesso controllato. In caso di dubbi o controversie riguardanti l’accesso ai video di sorveglianza, è consigliabile consultare un professionista del settore legale per ottenere chiarimenti e assistenza sulle telecamere condominiali.
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